Beauty Expert e Beauty Editor, 35 anni, Official Influencer per importanti eventi come Sana e Cosmoprof: abbiamo avuto il piacere di intervistare Valentina Romani. Nella nostra bella chiacchierata sono emersi diversi spunti sui principali trend del beauty naturale. Curiosi? Leggete oltre 🙂
Raccontaci qualcosa di te e del tuo blog. Come nasce la tua passione per i cosmetici naturali?
Buongiorno a tutti, sono Valentina Romani, beauty expert e beauty editor specializzata in cosmesi naturale. Mi sono avvicinata a questo mondo sin dall’adolescenza, non trovando nei prodotti cosmetici tradizionali un aiuto valido per la cura delle problematiche dermatologiche che al tempo mi affliggevano. Da allora ho sempre cercato di svolgere un ruolo attivo nella diffusione di uno stile di vita green, sia in ambito personale che professionale.
Al giorno d’oggi il panorama cosmetico è particolarmente vasto, è facile per un consumatore trovarsi spiazzato di fronte ad una scelta così ampia. Decidere di acquistare cosmetici naturali e biologici significa compiere una scelta di consapevolezza, diventare consumatori attenti alla propria salute e a quella dell’ambiente. Alcuni lamentano che l’ecobio sia diventato una moda. In realtà credo che questo trend in crescita sia semplicemente il risultato della presa di coscienza e dell’esercizio del potere di acquisto di tante persone che hanno detto di no all’utilizzo di sostanze nocive o a prodotti realizzati a danno dell’ambiente. Questo ha spinto sempre più aziende a produrre cosmetici naturali. Indubbiamente, come in tutti i settori, anche in questo caso capita di assistere a strategie di marketing ingannevoli, dove vengono presentati come naturali prodotti che in realtà non lo sono. Per questo è importante imparare a leggere la composizione di un cosmetico per poter fare scelte responsabili. Ho sempre avuto a cuore questo aspetto del mio lavoro: infatti sul mio blog è presente una vera e propria beauty guide dedicata alla lettura dell’INCI, a come imparare a costruire una beauty routine in base alla propria tipologia di pelle, all’approfondimento di ingredienti specifici, ecc… Per me è fondamentale che le mie lettrici possano acquisire gradualmente gli strumenti per poter valutare, grazie al mio aiuto ma anche da sole, se un cosmetico o un determinato ingrediente possa soddisfare o meno le proprie esigenze.
Ho deciso di chiamare il mio blog “The life of a bee” cioè “La vita di un’ape” perché questo insetto è un alleato molto prezioso dello sviluppo della biodiversità ed un ottimo indicatore biologico dei danni chimici che subisce l’ambiente. Vorrei che ogni articolo rappresentasse una novità, un nuovo fiore che sboccia ed è in grado di colorare la giornata dei miei lettori!
In particolare, quali pensi saranno i principali trend per il futuro della cosmesi?
Tra i trend che caratterizzeranno i prossimi mesi e il nuovo anno ci saranno sicuramente i cosmetici a base di attivi in grado di contrastare gli effetti negativi della luce blu. E’ stato stimato che ognuno di noi possiede in media 4 dispositivi digitali e trascorre più di 10 ore al giorno di fronte a schermi a luci led. Purtroppo i danni che la luce blu può causare alla pelle sono tanti e a lungo termine: stress ossidativo, debolezza della barriera cutanea, iper-pigmentazione e invecchiamento precoce. Inoltre l’uso eccessivo di questi dispositivi può alterare il ciclo circadiano, facendo percepire al nostro organismo che sia perennemente giorno e riducendo così la durata del processo di riparazione notturno che avviene naturalmente. Gli attivi impiegati in campo cosmetico per far fronte ai danni indotti dall’esposizione all’inquinamento digitale sono sostanze che agiscono a livello della lunghezza d’onda compresa tra 400 e 500 nanometri, quella coperta dalla luce blu. Abbiamo per esempio ingredienti di origine naturale che svolgono una potente azione antiossidante e antiradicali liberi, come l’estratto di foglie d’ulivo, combinazioni di carotenoidi come luteina e licopene oppure gli estratti ottenuti dal riso (in particolare quello rosso e quello nero).
l 2021 poi sarà l’anno dei postbiotici, degli elementi attivi che sono il frutto della fermentazione batterica. Dobbiamo ricordare infatti che la superficie della nostra pelle ospita un vero e proprio ecosistema, composto da batteri amici della nostra salute, che resta tale se questi rimangono in equilibrio. I postbiotici sono una nuova categoria rispetto ai probiotici che già conosciamo e vengono sviluppati mediante la fermentazione a contatto con estratti di piante specifiche, in modo tale che si sviluppi tutta una serie di sostanze benefiche a livello cutaneo (come per esempio enzimi, peptidi e acidi organici).
Infine quest’anno assisteremo anche all’abbandono definitivo delle microplastiche, grazie anche a una direttiva europea che ne vieta l’uso a partire dal 2021. Non bisogna dimenticare che le microplastiche sono presenti all’interno delle formule cosmetiche (basti pensare agli scrub) ma anche dei flaconi che le contengono. Purtroppo sono molto dannose per l’ambiente perché non sono biodegradabili, non si dissolvono a contatto con l’acqua e possono frammentarsi ulteriormente dando vita alle cosiddette nano-plastiche. L’industria cosmetica si sta adoperando per studiare sostanze innocue per la pelle e per l’ambiente in grado di mimare gli effetti leviganti ed emulsionanti delle microplastiche.
Cosa sai del movimento clean beauty e quali elementi reputi più attuali?
Trovo che il concetto di “clean beauty” rappresenti un nuovo modo di rapportarsi con i consumatori e che sia uno strumento utile per coinvolgere tutti coloro che, ancora distanti dallo scegliere di utilizzare cosmetici esclusivamente ecobiologici, stanno iniziando ad approcciarsi ad una mentalità più green. I punti di forza del movimento della Clean Beauty sono senza dubbio una maggiore trasparenza sia a livello di ingredienti utilizzati sia di filiera produttiva, il desiderio di avere un approccio più ecosostenibile in fatto di packaging e la scelta di optare per formule essenziali senza agenti controversi. Non esiste un solo modo per essere “clean” ed è molto interessante vedere come sempre più aziende, sia internazionali che italiane, stiano sposando questa filosofia.